Vengo dal Senegal, la prima volta che venni in Europa lo scopo non era l’emigrazione ma di fare una propaganda elettorale, una missione politica, dato che un mio caro amico è il più giovane leader politico del Senegal, quindi andai a Parigi dove viveva il mio migliore amico, poi Torino poi Palermo, dove un mio cugino mi convinse di rimanere qui, io pensai al mio lavoro… poi mi convinse. Mi ricordo che era il periodo della lira, il primo giorno che andai al mercato c’era un tipo che non parlava l’italiano, mi disse se ti dicono cambiare tu dici no, se ti dicono regalare tu dici no, il mio primo giorno di lavoro guadagnai ottantamila lire.
In Europa io dovevo vedere dei senegalesi, parlare con loro, fare porta a porta, noi che siamo in Europa votiamo da qui per il Senegal, era una propaganda per attirare la gente al mio partito politico, jef jell, alleanza per il progresso e la giustizia, significa: ciò che semini raccogli, è una parola un modo di dire… se io metto in terra il mais quando cresce viene il mais… piano piano lavoravo, cominciavo ad uscire, non capivo niente della lingua e pensavo che non l’avrei imparata mai, ma studiai a scuola lo spagnolo e questo mi aiutò, non ho mai avuto la fortuna di andare in una scuola Italiana, quello che so dire l’ho imparato da solo, non mi vergogno di sbagliare e ci provo sempre a dire quello che penso, se sbaglio e mi correggono io, ancora, sono più contento.
Per adesso per la crisi non si lavora come prima, con la gente non ho mai avuto problemi (per fortuna di Dio), tutti mi vogliono bene come un fratello dove vivo io a Ficarazzi, anche qui mai un problema con nessuno, mi trovo bene, anche se mi manca il mio paese, a volte è duro perché ho avuto tante delusioni, adesso cerco di aiutare la famiglia che ho lasciato in Senegal, faccio di tutto per assicurarmi un futuro, ma la verità è che tutti i miei beni sono in Senegal, purtroppo la legge Bossi/Fini mi ha bloccato tutti i documenti, se no avrei costruito qui, certo mi piacerebbe fare un ristorante.. una pizzeria, è la legge italiana che non ci consente di lavorare totalmente, di costruire, di pagare totalmente. Io ho pagato i contributi un anno, ma mi hanno negato i documenti che io sono qua, e quindi non ho pagato più, meglio in Spagna dove paghi per gli errori, forse la lega e la destra in Italia sono troppo razziste, siamo nel 2012 questa è l’ignoranza, questo non deve essere in questo mondo, è l’ignoranza che gli fa dire “vai a casa tua”, perché il Senegal non è terra di nessuno e quindi è di tutti, penso che un essere umano può vivere dove vuole… dove sta meglio.
Riesco sempre grazie a Dio ad aiutare la mia famiglia, se devo dire la verità, la mia malinconia è che mi manca il vero amore.
La mia rubrica ” Ritratti. Storie di immagini”, è semplicemente un archivio di ritratti fatti da me, accompagnati alle storie personali che le persone che ho ritratto mi hanno raccontato spontaneamente. Trascrivo in maniera del tutto letterale le storie private che mi vengono raccontate, in modo tale da non intervenire in nessun modo nell’ alterare o interpretare le vicende personali. I soggetti che scelgo sono assolutamente casuali e non vi è una logica sui contenuti che raccolgo. Quello che mi attrae dei soggetti è la fisionomia, l’ empatia e simpatia reciproca. Se da una parte il ritratto è totalmente soggettivo e mutuato dalla mia visione e dalla mia poetica, dall’ altra parte le piccole biografie che raccolgo sono totalmente reali e corrispondono anche nel linguaggio scritto, a quello parlato dei soggetti ritratti. L’ intento è quello di approcciare, sia nella pittura che nella raccolta delle storie, a tutti indiscriminatamente allo stesso modo. Cerco nella differenza e nella diversità lo stesso nucleo d’ importanza, l’ anima e la morale di vita di ogni singolo uomo o donna. La verità della loro parola. È magnifica e unica ogni singola esistenza.
Biografia
Linda Randazzo è nata a Palermo nel ’79, qui vive e lavora. Scenografa, costumista, performer, disegnatrice, ritrattista e pittrice. Lavora da più di 20 anni nelle arti visive, espone in gallerie private, musei, eventi e istituzioni dell’arte. Studia all’Accademia di Belle Arti Scenografia e si specializza in Pittura, poi a Milano frequenta il Politecnico per un Master in Design per il teatro. Studia per due anni Storia dell’arte tra Palermo e Firenze, non conclude gli studi accademici ma si diletta a scrivere di arte, di pittura, a volte di letteratura; cura e progetta eventi e mostre indipendenti, collabora con artisti e curatori. Spesso lavora come illustratrice per alcune edizioni letterarie, ha condotto laboratori per bambini con associazioni di volontariato nei quartieri più difficili della città. Insegna privatamente disegno e pittura. Sito: www.lindarandazzo.net
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