FUORICLASSE: Il segreto del principe

fiaba inedita scritta dalla classe I H della Scuola secondaria di primo grado Antonio Gramsci di Palermo

immagine in evidenza realizzata dall’alunno Giuseppe Ferraro

 

C’era una volta in un regno lontano un maestoso castello dove viveva una famiglia reale composta da un re, un uomo saggio, una regina, una donna molto bella e all’apparenza cordiale con tutti, e infine i loro meravigliosi figli. Al compimento dei diciotto anni, come da tradizione, principi e principesse avrebbero avuto l’occasione di poter vedere il proprio futuro attraverso uno specchio magico tramandato da generazione in generazione sin dagli albori del regno. Quest’importante data arrivò anche per il nostro protagonista: il principe più piccolo della famiglia. Egli a differenza degli altri fratelli, pronunciando la seguente formula magica: “Specchio magico del mio destino illumina subito il mio cammino. Specchio magico della mia vita mostrami adesso una gioia infinita”, non vide il futuro sperato dai suoi genitori: in quel suo futuro lui era solo, senza amici, dimenticato da tutti. Il giovane principe non ebbe il coraggio di rivelare la verità ai suoi genitori: disse loro, infatti, che la sua vita sarebbe stata perfetta, che si sarebbe sposato con una bellissima principessa la quale viveva in un grandissimo castello, lì il principe sarebbe stato circondato da persone adoranti e rispettose nei suoi confronti.

Un giorno suo padre decise di invitare a palazzo le principesse più belle dei regni confinanti. Voleva a tutti costi fargliene sposare una. Il principe però, era contrario a questa idea: nemmeno una di loro le sembrava interessante. Iniziarono dunque a sorgere dei conflitti in casa reale. Un giorno mentre passeggiava, incontrò quello che successivamente sarebbe diventato il suo nuovo migliore amico. Questi gli chiese come mai stesse piangendo. Come lui in un specchio non aveva visto il futuro che avrebbero desiderato i suoi genitori. Scoprì successivamente che quel ragazzo era in realtà un principe la quale famiglia era caduta da anni in rovina. Dopo un paio di giorni raccontò al re e alla regina di aver conosciuto un principe e di aver stretto con lui un rapporto di amicizia. Disse loro anche di voler ospitare il suo nuovo amico, ma i genitori sconvolti gli risposero di non volere avere a che fare con gente di quel livello. Il principe, afflitto decise di scappare dal palazzo e di andare dall’amico. Giunto a destinazione non trovò il principe. Lo cercherà in lungo e in largo senza mai trovarlo. Dopo ore di viaggio nella foresta, si accorse di un lago che emetteva una strana luce. Incuriosito si avvicinò ad osservarlo, quando all’improvviso, una scintilla venne spenta da delle goccioline d’acqua; quella scintilla si era trasformata in una donna bellissima dai capelli d’oro: era un fata, proprio quella che secoli prima aveva donato alla sua famiglia quello specchio. Disperato chiese aiuto alla fata e le spiegò ciò che gli era successo. Proprio nel momento in cui la fata stava per far apparire il suo amico venne interrotta dal re e la regina, i quali, dissero loro di aver imprigionato l’amico e che, se il principe lo avesse voluto rivedere, avrebbe dovuto superare tre prove. La fata, in segreto, disse al principe di poter avere l’aiuto di tre animali, ciascuno per ogni prova. La prima prova consisteva nel riuscire a catturare tutti i pesci presenti in quel lago. Ad aiutarlo fu un leggiadro gabbiano.

La seconda prova consisteva nel prendere l’unica mela d’oro presente nell’albero più alto del mondo. Ad aiutarlo fu un passero che volando riuscirà a prendere la mela. La terza e ultima prova consisteva nello scalare una montagna col fine di recuperare cinque gemme preziose. Dopo che al principe fu descritta la prova si fece avanti un gatto che disse di avere le capacità necessarie per scalare una montagna. Grazie all’aiuto di questi animali e della fata il principe riuscì a superare le prove. In quell’istante la fata pronunciando una formula magica: “Rachete tachete lome, rendi la vita del principe migliore. Hai capito come?”, e riapparve magicamente l’amico. Da quel giorno, i due non si separarono più. Gli abitanti del regno scoprirono ciò che avevano scatenato i loro sovrani e come realmente fossero. Decisero quindi di deporli. La nostra fiaba termina qui e come finiscono tutte le fiabe anche in questa vissero per sempre felici e contenti.

 

 

La classe I H a.s. 2021-2022 della Scuola secondaria di primo grado Antonio Gramsci di Palermo

 

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