Sud ciuff ciuff

di Giada Brocato

 

 

Qui al Sud ci si scorda di essere dietro al passaggio a livello, qui i treni vanno lenti e sono ridotti a pochi vagoni, il minimo indispensabile per soddisfare pendolari, studenti e turisti, in attesa del doppio binario e di altri progressi: noi del Sud, beninteso, crediamo molto nelle promesse che ci fanno e saremo sempre di supporto a chi vorrà sorprenderci.

Qui da noi c’è la fiacca dovuta al clima, che dura esattamente quattro stagioni, c’è sempre un velo di antica rassegnazione, e c’è una salutare prudenza, che ci fa riflettere su ogni passo per evitare di sbagliare.

Siccome io al Sud ci vivo, aspettando che passi il treno ne approfitto per rivedere la mia vita, le scelte fatte, le amicizie e gli amori, prenotare visite, cambiare gestore, sistemare la borsa, buttare gli scontrini, controllare le mail, eliminare foto, ascoltare gli audio WhatsApp, sistemarmi i capelli, ripassare la cipria, pulire il parabrezza e giocare con le quattro frecce, essendo in situazione specifica e volendolo segnalare.

Dietro al passaggio a livello ho scoperto optional dell’auto che non sapevo ci fossero, letto e riletto le istruzioni dell’autoradio rubatami anni fa, recuperate da sotto il sedile una mela, un limone rinsecchito e una moneta. Se poi nel pozzetto segreto ci sono chewing gum e caramelle, l’attesa si fa più dolce e i pensieri soavi. E se c’è da fare una foto al nostro bel cielo del Sud, ho il tempo di farla, rifarla, modificarla panoramica, time lapse, fumetto, nostalgia, scuro, chiaro, pastello, retrò o come m’ispira, finchè nooo, mannaggia, eccolo! ciuff ciuff passa il treno, ciuff ciuff io non mi smuovo, stranamente nessuno si smuove e nessuno strombazza, perché certe volte, credetemi, noi del Sud proprio ci dimentichiamo chi siamo, dove andiamo e che minchia vogliamo.

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