29 Gen Ritratti di Linda Randazzo: la storia di Mohamed
Ritratti di Linda Randazzo: la storia di Mohamed
Io mi chiamo Mohamed sono iraniano e vivo da più di 35 anni fuori dal paese, ma sempre ci vado, sempre mantengo contatti con i familiari perché ci tengo assai e sono un vagabondo, perché ho scelto questa vita. Da più di quindici anni che faccio il vagabondo e faccio volontariato nel senso umanitario in qualsiasi modo. La mia partenza è filosofia e antropologia culturale… per conoscere gli altri e me stesso… e ho capito che sia per quelli che vivono nel benessere o nel malessere la nostra è un tipo di società emarginata, io cerco di aiutare gli altri a farsi valere, dal punto di vista del cibo e dei vestiti non ci mancano questi, sia di giorno che di notte io sono disponibile per tutti.
La nostra associazione umanitaria si chiama la Danza delle ombre, io scrivo e faccio tantissime cose e… posso dire una delle mie poesie? la danza delle ombre nasce proprio da una mia poesia che si chiama ombres:
<< un giorno mentre camminavo per strada vidi tanta gente senza ombra , perché era trasparente>>.
La nostra associazione prende questo nome, noi siamo autonomi e facciamo quello che possiamo per aiutare gli altri, sia che abbiano problemi di droga o di alcol, oppure qualsiasi malattia, perché abbiamo medici, avvocati, volontari psicologi, qualsiasi cosa per aiutare gli altri…
La mia vita è una mia scelta perché non sono stato costretto, ma volevo conoscere questo mondo, per capire il fabbisogno di quelli che vivono così, loro hanno bisogno di essere ascoltati, di parlare, anche persone che vanno a prendersi il cibo nei contenitori vari, ma non è questo il vero problema… a me ci pensa qualcuno che non conosco….una volta che tu ci metti i piedi… una volta che la gente sa come vivi, gli altri ti aiutano, perché non è che siamo tutti animali… io no però io non ho bisogno di aiuto da nessuno. La mia è una scelta di vita, da vagabondo. L’anima la puoi trovare intorno… ma non certamente nel menefreghismo sociale, è a portata di mano. Man mano che vai avanti scopri che puoi fare tanto e spesso se non ci riesci è perché manca sostanza sociale. Per raccontare l’anima devi essere dentro, toccare le cose con mano. Noi siamo qui, seduti su una panchina eppure non conosciamo l’elemento di cui è fatta. Eppure, non è totalmente un mistero, è una cosa di cui si può scrivere, parlare, ognuno sceglie il suo modo. La mia porta è aperta a chiunque, anche agli animali che sono dei privilegiati. Nell’arco della vita c’è sempre da imparare fino all’ultimo minuto.
La religione per esempio può essere un’arma possessiva perché se non credi in te stesso non puoi credere negli altri. L’amore è un inganno, ma amare è un privilegio. Io sono vagabondo per conoscere il loro fabbisogno, conoscere la loro vita, anche se io sono una persona di questa società. Si può dire anche che la mia sia una scelta di libertà, io rispetto tutti e vorrei essere rispettato. La Verità nella vita è essere se stessi. Nell’arte della vita tante cose succedono. .. la mia forza è essere felice con la mia anima…Palermo, la città in cui vivo non è una città strana, è una città magica.
La mia rubrica ” Ritratti. Storie di immagini”, è semplicemente un archivio di ritratti fatti da me, accompagnati alle storie personali che le persone che ho ritratto mi hanno raccontato spontaneamente. Trascrivo in maniera del tutto letterale le storie private che mi vengono raccontate, in modo tale da non intervenire in nessun modo nell’ alterare o interpretare le vicende personali. I soggetti che scelgo sono assolutamente casuali e non vi è una logica sui contenuti che raccolgo. Quello che mi attrae dei soggetti è la fisionomia, l’ empatia e simpatia reciproca. Se da una parte il ritratto è totalmente soggettivo e mutuato dalla mia visione e dalla mia poetica, dall’ altra parte le piccole biografie che raccolgo sono totalmente reali e corrispondono anche nel linguaggio scritto, a quello parlato dei soggetti ritratti. L’ intento è quello di approcciare, sia nella pittura che nella raccolta delle storie, a tutti indiscriminatamente allo stesso modo. Cerco nella differenza e nella diversità lo stesso nucleo d’ importanza, l’ anima e la morale di vita di ogni singolo uomo o donna. La verità della loro parola. È magnifica e unica ogni singola esistenza.
Biografia
Linda Randazzo è nata a Palermo nel ’79, qui vive e lavora. Scenografa, costumista, performer, disegnatrice, ritrattista e pittrice. Lavora da più di 20 anni nelle arti visive, espone in gallerie private, musei, eventi e istituzioni dell’arte. Studia all’Accademia di Belle Arti Scenografia e si specializza in Pittura, poi a Milano frequenta il Politecnico per un Master in Design per il teatro. Studia per due anni Storia dell’arte tra Palermo e Firenze, non conclude gli studi accademici ma si diletta a scrivere di arte, di pittura, a volte di letteratura; cura e progetta eventi e mostre indipendenti, collabora con artisti e curatori. Spesso lavora come illustratrice per alcune edizioni letterarie, ha condotto laboratori per bambini con associazioni di volontariato nei quartieri più difficili della città. Insegna privatamente disegno e pittura. Sito: www.lindarandazzo.net
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