26 Mag FUORICLASSE: GIORDANO BRUNO E ”DE GLI EROICI FURORI”
di Chiara Paleggiati e Luana Pellerito
NE “GLI EROICI FURORI” GIORDANO BRUNO SPIEGA QUALE SIA IL PERCORSO SEGUITO DAL FILOSOFO PER ARRIVARE A COGLIERE LA PRESENZA DI DIO NEL MONDO: SOLO CON UN GESTO DI EROICO FURORE SI PUÒ COGLIERE QUESTA PRESENZA, LADDOVE FURORE È LA CAPACITÀ DI ANDARE OLTRE OGNI LIMITE E DI NON ACCONTENTARSI DELL’APPARENZA.
IL TERMINE EROICO DERIVA DALL’EROS PLATONICO, CHE CONSENTE AL FILOSOFO DI SENTIRSI PARTE INTEGRANTE DELLA NATURA, FACENDONE ESPERIENZA DIRETTA PER AVVERTIRE LA PRESENZA DIVINA.
LA CONOSCENZA DEVE ESSERE ESPERIENZA DI VITA. BRUNO FA RICORSO A UN MITO , QUELLO DI ATTEONE, UN CACCIATORE DI CERVI CHE NEL CACCIARE SI IMBATTE IN DIANA NUDA, VIENE PUNITO PER AVER GUARDATO LA DEA E TRASFORMATO IN UN CERVO.
ATTEONE NON È ALTRO CHE LA FIGURA DEL FILOSOFO, COLUI CHE AMA LA CONOSCENZA, CHE PUÒ ARRIVARE A CONOSCERE QUEL CHE STA CERCANDO SOLO TRASFORMANDOSI IN QUEL CHE CERCA, OVVERO DIVENENDONE PARTE INTEGRANTE: IL PREDATORE DIVENTA PREDA.
L’IMPORTANZA DELLA MANO PER BRUNO
Per Bruno l’essere umano non possiede già l’intelletto attivo, ma arriva ad ottenerlo proprio attraverso l’uso creativo delle mani. Esse rappresenterebbero, perciò, il punto di partenza per la creazione dello spirito, del lavoro, della società, della cultura, del linguaggio. L’eroico furore è la traduzione naturalistica del concetto platonico d’ amore, in quanto mostra come l’uomo vada in cerca dell’infinito. ll testo fu scritto e pubblicato nel 1585 a Londra ed è fondamentale per lo sviluppo della filosofia di Bruno, sia dal punto di vista metafisico e cosmologico, sia dal punto di vista etico. Proprio in questa seconda linea si inseriscono gli eroici furori, in quanto definiscono l’atteggiamento proprio del filosofo nei confronti dell’oggetto della conoscenza, cioè della verità.
Bruno opera un’importante differenza tra sapiente e furioso, affermando così l’importanza dell’amore nell’atto conoscitivo:
(il sapiente) considerando il male ed il bene, stimando l’uno e l’altro come cosa variabile e consistente in moto, mutazione e vicissitudine […] non si dismette, né si gonfia di spirito, vien continente nell’inclinazioni e temperato nelle voluptadi; stante ch’a lui il piacere non è piacere, e parimente la pena non gli è pena.
Il furioso invece guidato dall’amore, si getta a capofitto nelle contraddizioni del mondo e passa da un estremo all’altro come se volesse comprendere ogni cosa in sé. In questo senso, dunque, possiamo dire che il sapiente sa, il furioso fa esperienza. Ciò che distingue i due atteggiamenti conoscitivi sopra descritti è l’amore: il sapiente agisce guidato dalla sola razionalità, mentre il furioso la accompagna all’entusiasmo ed è grazie all’amore che gli è concessa un’esperienza più completa della conoscenza del divino.
COSA PUO‘ INSEGNARCI OGGI GIORDANO BRUNO?
Giordano Bruno, per non rinunciare a ciò in cui credeva, venne torturato e infine bruciato vivo a Roma con una tenaglia nella lingua (per impedirgli di parlare). É ancora oggi un grande esempio di libertà di pensiero e coraggio. Ciò che oggi può insegnarci Bruno è sicuramente che dobbiamo perseguire la nostra volontà, nonostante tutto. Essere tenaci, testardi, coraggiosi ma soprattutto liberi. Bruno è contro la viltà, bisogna saper affrontare le conseguenze derivate da ciò in cui crediamo. In un mondo in cui tutto era compromesso da ciò che erano le credenze e le condizioni sociali ed ecclesiastiche, Giordano Bruno si è avvalorato della possibilità di perseguire i propri obiettivi ad ogni costo, anche a quello di perdere la vita. E seppure questo a noi appare lontano da ciò che viviamo, lo ringraziamo per non aver avuto paura.
Infinite volte grazie.
Biografie
Chiara Paleggiati , 18 anni. Sono una studentessa del Liceo delle Scienze Umane di Capaci (PA). Nel tempo libero mi piace andare al mare (sia d’estate che d’inverno) perché mi rilassa , mi dà un senso di tranquillità che non riesco a trovare altrove.
Luana Pellerito, 17 anni. Sono una studentessa del Liceo delle Scienze Umane di Capaci (PA). Provo sempre a ritagliarmi del tempo libero da dedicare ai miei amici perché solo con loro mi sento me stessa.
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