La libreria Europa. Cultura e inclusione alla periferia di Palermo. In dialogo con Chiara Siro

 

a cura di Ivana Margarese

 

La Libreria Europa nasce come libreria scolastica oltre venticinque anni fa in un quartiere periferico di Palermo, il quartiere Uditore. Oggi è una libreria, non solo scolastica, in cui il posto dei libri diviene luogo di incontri e scoperte, con l’idea di rendere la libreria  un punto di riferimento non solo per chi cerca un libro, ma per chi desidera uno spazio  dove confrontarsi, discutere e crescere insieme.
Abbiamo dialogato con Chiara Siro per avvicinarci un po’ di più a questa realtà palermitana vivace e attenta agli stimoli e alle novità culturali che possono nascere fuori e dentro l’isola.
Dice Chiara: “Palermo è una città di contrasti, una città che porta con sé il peso della sua storia ma che è anche un laboratorio vivente di cultura e innovazione. È una città dove il margine diventa centro, dove le periferie sono luoghi di grande creatività e resistenza. Palermo è un luogo di storie intrecciate, di culture che si mescolano, e questo rende la città un terreno fertile per la nascita di nuove narrazioni. È una città che sfida continuamente chi la vive a trovare nuove modalità di espressione e a costruire comunità basate sulla solidarietà e sul rispetto reciproco”.

 



La libreria Europa svolge molte attività sul territorio palermitano cercando di stimolare gli incontri e la lettura. Puoi raccontarmi la storia della nascita di questo vostro appassionato progetto? A che tipo di pubblico si rivolge?

La Libreria Europa è nata dal desiderio di creare uno spazio culturale accessibile e inclusivo in una zona periferica di Palermo, 19 anni fa abbiamo rilevato una storica libreria di quartiere che era specializzata in testi scolastici da lì siamo partiti. La nostra avventura è iniziata con la convinzione che la cultura, i libri e la condivisione siano strumenti potenti per cambiare le cose, per stimolare il pensiero critico e per dare voce a chi spesso è ai margini. Abbiamo aperto le porte della nostra libreria con l’idea di renderla un punto di riferimento non solo per chi cerca un libro, ma per chi desidera un luogo dove confrontarsi, discutere e crescere insieme. È una cosa che è maturata nel tempo così come siamo cresciuti io e Andrea anche la libreria si è trasformata. Ci rivolgiamo a un pubblico ampio che va dai bambini agli adulti, includendo tutte le persone che si riconoscono nei valori di inclusività, diritti civili e ovviamente femminismo intersezionale. La nostra libreria vuole essere una casa per chi condivide la nostra passione per la lettura e il nostro impegno per un mondo più giusto ed equo.

Tra i gruppi di lettura organizzati in libreria ce ne sono due su cui vorrei sapere di più: “Leggiamo Murgia” in collaborazione con Purple Square Palermo, per approfondire le opere di Michela Murgia, esplorando temi attuali attraverso i suoi libri, e “A Fuitina” gruppo di lettura erotico transfemminista.

“Leggiamo Murgia” è nato come un omaggio a Michela Murgia, una scrittrice che ha saputo raccontare la complessità del nostro tempo con uno sguardo femminista e profondamente umano. In collaborazione con Purple Square Palermo, io e la mia amica Simona Conigliaro abbiamo creato questo gruppo di lettura per esplorare le sue opere, che trattano temi come il potere, l’identità, il femminismo e la libertà. È uno spazio dove ci confrontiamo, analizziamo e soprattutto ci lasciamo ispirare dalla sua capacità di narrare il mondo”

“A Fuitina” è invece un gruppo di lettura che esplora il tema dell’erotismo attraverso una lente transfemminista. È un progetto che nasce dalla necessità di abbattere i tabù legati alla sessualità e di creare uno spazio sicuro per discutere di piacere, desiderio e identità in tutte le loro forme. Qui, i libri diventano uno strumento di liberazione. Non è un caso che il gruppo sia nato dall’amicizia tra me e Gea Di Bella, educatrice sessuale, persona queer che con me porta avanti il progetto.

Quali sono i libri che hanno segnato una traccia profonda nel tuo percorso di lettrice? Certamente saranno tanti ma ti chiedo di elencarne tre.

Autobiografia di uno Yogi di Paramahansa Yogananda è un libro che mi ha toccato profondamente. La sua capacità di raccontare l’esperienza spirituale in modo accessibile e allo stesso tempo profondamente illuminante è straordinaria. Yogananda ci guida attraverso la sua vita con una sincerità e una grazia che riescono a rendere il mistico comprensibile e vicino. Questo libro è un viaggio spirituale che non solo ci invita alla riflessione, ma ci ispira a esplorare con coraggio e apertura il nostro cammino personale verso la consapevolezza. È un testo che, ogni volta che lo si rilegge, offre nuove sfumature di comprensione e saggezza. 

Donne che corrono con i lupi di Clarissa Pinkola Estés è un’opera che ha avuto un impatto trasformativo nel mio modo di vedere la femminilità e la forza interiore. Questo libro rappresenta un vero e proprio viaggio nell’anima selvaggia delle donne, un ritorno alle radici che ci collega alla nostra natura più profonda e autentica. Estés utilizza miti, fiabe e leggende per risvegliare quella parte di noi che è stata addomesticata dalla società.
I libri di Hermann Hesse hanno sempre rappresentato per me una fonte inesauribile di introspezione e riflessione. In particolare, Il lupo della steppa e Demian sono due opere che hanno profondamente influenzato il mio percorso di crescita personale e spirituale. “Il lupo della steppa” esplora il conflitto tra la natura istintiva e quella razionale dell’essere umano, un dualismo che risuona fortemente con la ricerca di identità e significato che attraversa la vita di ogni persona. Demian è un viaggio di scoperta e di risveglio, una narrazione che ci guida attraverso le fasi della vita, dall’innocenza alla consapevolezza, dal conformismo alla libertà spirituale. Hesse riesce a catturare con straordinaria sensibilità il momento in cui si prende coscienza di sé e del proprio potenziale, spingendo a una ricerca continua del proprio vero io, oltre le convenzioni sociali e le aspettative altrui.
La poesia ha sempre occupato un posto speciale nella mia vita e nella vita della nostra libreria, tanto che abbiamo dedicato un gruppo di lettura, “Corpi Poetici”, alle poete del mondo. Gdl che, come gli altri, è nato dall’amicizia con Anna Negri e Valentina De Giorgi, amiche e amanti della poesia, come me. Tra tutte, le poesie di Emily Dickinson hanno avuto un impatto particolarmente profondo su di me. Dickinson è una voce che, pur provenendo da un’epoca lontana, riesce a toccare corde universali, parlando con un’intimità e una potenza che attraversano il tempo. La sua capacità di esplorare temi come la morte, l’immortalità, la natura e l’esistenza con una delicatezza e una precisione disarmanti mi ha sempre affascinata. Lei è stata la prima poeta che ho letto da bambina, e con lei che il mio amore per la poesia è nato.

 

La nostra rivista crede nel valore dell’isola come punto di osservazione privilegiato e di movimento  culturale: il margine può essere un luogo destabilizzante e creativo, può indicare altre maniere di raccontare una storia. Quali sono le potenzialità a tuo parere di una città come Palermo? Come la descriveresti?

Palermo è una città di contrasti, una città che porta con sé il peso della sua storia ma che è anche un laboratorio vivente di cultura e innovazione. È una città dove il margine diventa centro, dove le periferie sono luoghi di grande creatività e resistenza. Palermo è un luogo di storie intrecciate, di culture che si mescolano, e questo rende la città un terreno fertile per la nascita di nuove narrazioni. Le potenzialità di Palermo risiedono proprio in questa sua capacità di essere al contempo antica e moderna, periferica e centrale, fragile e resiliente. È una città che sfida continuamente chi la vive a trovare nuove modalità di espressione e a costruire comunità basate sulla solidarietà e sul rispetto reciproco.

Anche se può sembrare banale a me piace chiederlo quindi ti domando: progetti per il futuro? Grazie

Il futuro della Libreria Europa lo vediamo come un cammino aperto e in continua evoluzione, guidato dai valori di libertà, inclusività e giustizia sociale. Ma ciò che sappiamo con certezza è che non vogliamo percorrere questo cammino da sol3. Il nostro futuro è condiviso e nasce dall’incontro con tante persone appassionate di lettura, poesia e femminismo, che abbiamo avuto la fortuna di conoscere attraverso la libreria e la nostra comunicazione sui social. È grazie a queste connessioni che abbiamo potuto dare vita a gruppi di lettura e attività che non sarebbero mai nati. Ogni progetto che portiamo avanti è frutto di un lavoro collettivo, di persone che si uniscono e collaborano per trasformare le proprie passioni in piccoli fuochi condivisi. Alcune di queste persone partecipano attivamente, altre contribuiscono da lontano, e alcune si fanno carico di organizzare, approfondire, e rendere ogni incontro più ricco e significativo. Per noi, la collaborazione è il cuore pulsante di tutto ciò che facciamo, ed è ciò che ci permette di continuare a crescere e a sognare insieme un futuro. Non aspiriamo a essere un’isola, ma un crocevia di incontri e scambi, dove le idee e le esperienze si intrecciano e si arricchiscono reciprocamente. 

 

 

 

Questo articolo fa parte della serie “Librerie Indipendenti

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