Racconti

  • All
  • Racconti inediti

di Eduardo De Cunto   Zio Mario apre la porta tutto trafelato, con lo sguardo rivolto alla tv. «Mertens ha preso il palo!», dice, senza guardarmi né salutare. Porca miseria, un minuto e trenta secondi di gioco e già mi perdo un’occasione da gol. Il palo, che...

di Orfeo Raspanti   Quando presi la decisione, ci fu da discutere in famiglia e fuori, tra chi sosteneva che le operazioni sono sempre pericolose, chi allarmava sui pericoli dell’anestesia, ma i più agguerriti erano coloro che sostenevano l’impossibilità di vivere senza. A costoro feci numerosi esempi...

di Cristi Marci   Di fronte al mio ennesimo rifiuto papà sbatte il pugno sulla tavola, facendo tremare i bicchieri di cristallo finemente verniciati e il servizio di piatti in porcellana, ricevuti da sua cognata quando sposò mia madre. “Alice ci risiamo cù sta camurrìa del cibo?”, mi...

di Marco D'Alterio   Piazza Lieti si trova al centro della città, ogni domenica alle 9 si tiene un mercato. Questo potrebbe far pensare a un luogo armonioso: ricco di vita, di suoni, di voci. Invece la piazza è cupa, l’aspetto solitario, non v’è l’ombra di una...

di Marcello Nucciarelli   Le pale del ventilatore smuovono a malapena l’aria, densa e appiccicosa. Le dieci del mattino e già non si respira più. Simão si alza a fatica dalla sedia a sdraio, la tela sembra incollata ai pantaloni e una patina di sudore ricopre i braccioli....

di Raffaella Grisotto     Il Pesce foglia ha un dono: fa riappacificare gli amanti.  Di avere questo dono il Pesce foglia non è consapevole, nemmeno gli amanti lo sono, eppure accade. E accade come risalire dalle caviglie al cuore, poiché il Pesce foglia questo porta: leggerezza, indulgenza e...

di Sara Grosoli ∼∼∼ Cerco i caratteri sulla trama della stoffa. Il filo bianco traccia la finta grafia. Le divise, piegate, vengono portate via. Posso smettere. La mente è libera, il corpo è integro. Nel rito straniero si dice: “Con il mio corpo ti onoro”. Nessuno mi tocca mai. Non...

di Silvia Roncucci Olivia balza sul letto e mi piazza il sedere davanti al viso. «Ho capito» dico e subito chiudo il libro. Lei si volta di scatto, con un guizzo ci salta sopra e comincia a giocare con il segnalibro. É il suo preferito, quello rosso...

di Giada Brocato Caro nonno, come te la passi lassù? Qui da noi va così così e tante cose non sono a posto. Mi viene molto difficile fare ordine, sposare un'idea, pensare con fiducia ai giorni futuri. Ancora più complicato è sentirmi parte di un intero, che...

di Elisabetta Imperato “Dovevo essere una sirena. Non ho paura della profondità e ho una gran paura della vita superficiale”. Anais Nin «Il mio nome è Leucàsia. Un tempo lontano sono stata donna. Ma una notte misi le ali.  Spingevano per uscire dalle mie spalle di cera...

di Carlo Martello   Ricordo con esattezza il momento in cui ci siamo incontrati la prima volta. Sono passati venticinque anni, un quarto di secolo. Io ho sessantaquattro anni e non sarei stato capace di immaginare un tempo trascorso così lungo, Suor Cecilia ne compie proprio oggi...

di Brillante Massaro   La sua anima si era bucata alle 18.35 di quel mercoledì ferito a morte mentre dal cielo pioveva piombo. Si era bucata, tra le urla ghiacciate di chi fuggiva alla malasorte e di chi cercava riparo proprio tra le macerie.  Lei era stata presa...

di Gianna Cannì …Umbras erat illa recentes inter, et incessit passu de vulnere tardo. (Ovidio, Metamorfosi, X, 48-49)   In Wahrheit singen, ist ein andrer Hauch. (Rilke, Sonetti a Orfeo, III) I serpenti odiano le donne. Anche questo serpente di livida acqua stagnante mi odia, come quell’altro tra le foglie e le...

di Giada Brocato In prossimità della festa dei morti nei cimiteri si rubacchia alla grande, per cui chi lascia la vecchia scopa senza manico dietro la lapide del bisnonno, non è detto che l'anno dopo la ritrovi, e chi aveva lasciato la paletta scolorita nel primo...

di Elisabetta Imperato   L’attesa di Penelope, John Roddam Spencer Stanhope (1829-1908)   -Aiutami, straniero, a interpretare un sogno. Mi ero appena assopita quando a un tratto mi apparvero le mie amatissime oche. Uscivano dall’acqua e beccavano il grano. Mi rallegrai a vederle ma all’improvviso un’aquila gigante, col grande...

di Giada Brocato   Non mi ero mai resa conto di quanto la vita sia il gioco degli equivoci e un ballo di cretini, me compresa, finché non ho cercato di attivare la corrente elettrica in un mio appartamento, sito a Palermo in via Tal dei Tali...